Buon Natablet - Le filastrocche dell'avvento Buon Natablet - Le filastrocche dell'avvento

Un calendario dell’Avvento fatto di filastrocche

Buon Natablet - Le filastrocche dell'avvento

Buon Natablet – Le filastrocche dell’avvento

Buon Natablet è una raccolta di filastrocche strutturata come un Calendario dell’Avvento: dal primo Dicembre fino al giorno di Natale, 25 poesie descrivono l’attesa del giorno più magico dell’anno.

I temi delle filastrocche sono sono ispirati alla tradizione cristiana della Natività e a quella più laica dei festeggiamenti fatti di abeti, decorazioni e doni portati da Babbo Natale, ma sanno anche accennare a tematiche attuali come la convivenza multietnica, la preoccupazione per l’ambiente o le difficoltà della vita in un periodo di crisi economica. Il tono è sempre leggero, però, e da ciascun brano traspare un ottimismo, un motivo di speranza che traduce il significato universale delle festività natalizie.

La prima filastrocca, corrispondente al primo giorno di dicembre è una presentazione in rima dell’eBook. Dal giorno successivo, con “La nebbia” si entra quasi in punta di piedi nel calendario; i brani dei primi giorni del mese sono quadretti della vita d’inverno che descrivono quei segnali che anticipano l’imminenza delle feste come l’uccellino che zampetta nel giardino ricoperto dalla prima nevicata ne “Il pettirosso” o le luci delle luminarie natalizie in “La costellazione”.
Ma la tradizione del Natale è fatta anche di una serie di ricorrenze che hanno un seguito in diverse regioni d’Italia. A queste feste sono dedicate “Viva San Nicola” del 6 dicembre e “Santa Lucia” del 13. Mano a mano che ci si avvicina alla vigilia, le Filastrocche entrano più direttamente nel tema natalizio con “L’abete” che racconta dell’addobbo dell’albero di Natale in famiglia, o “La lista dei regali”, una rivisitazione in chiave moderna e tecnologica delle letterine per Babbo Natale.
Nei giorni vicini al 25 dicembre le poesie si arricchiscono di significati più profondi e senza perdere il brio e la musicalità che piacciono ai bambini trattano argomenti sui quali dovrebbero essere già adulti a riflettere. È  il caso di “Preghiera” del 17 dicebre, o di “Babbo Natale che abiti al polo” in cui un bambino chiede a Santa Claus di fare in modo che la mamma, troppo impegnata nel lavoro, torni a casa più presto la sera.
Alla giornata di Natale sono dedicate ben due filastrocche: “La mattina di Natale” di una tenera e semplice ironia e “Il pranzo di Natale”; in entrambe si parla della festa vissuta in famiglia, forse il dono più bello e il meno costoso che si possa desiderare.

LEGGI ANCHE:  Napoli 2122 | Nicola Iuppariello

Poesie per bambini, dunque, ma dedicate anche ai più grandi: ai genitori, ai parenti, o più in generale a tutti coloro che conservano nel proprio animo la capacità di stupirsi per le piccole cose, la curiosità di scoprire “che cosa ci sarà il giorno dopo”, per coloro che, sopraffatti dalle preoccupazioni della vita di adulto, sentono il bisogno di rifugiarsi per pochi minuti al giorno in una lettura che li riporti alla ingenuità fanciullesca.

Nell’edizione 2013 sono state aggiunte tre nuove filastrocche che come tutte le altre sono in rima e hanno un ritmo musicale e divertente. Sono filastrocche da imparare a memoria, come si faceva un tempo, oppure da leggere insieme, su un ebook reader o su di un tablet, come si fa adesso.
Disponibili in due formati: Epub e Mobi, sono compatibili con praticamente tutti gli ebook reader attualmente in commercio e sono in vendita su tutti i maggiori ebook store on line.

SCHEDA DEL LIBRO

titolo Buon natablet 2013
autore Michele Ottone
editore Narcissus.me
categoria Ebooks
formato Epub – Protezione: Social DRM, Mobi – Protezione: Social DRM
genere Narrativa » Libri per ragazzi
Festività e Celebrazioni
Lettori / Libri per Bambini in Capitoli
Poesia / Generale
Famiglia / Generale
Lettori / Intermedi
Religiosa / Cristiana / Generale
pagine 59
pubblicazione 2013
ISBN/EAN 9788868559250

Autore: michele.ottone

Nasce a Livorno nel 1964. Figlio del Baby boom, conserva dell'ottimismo di quegli anni quello spirito poietico, più che poetico, che legge nell'individuo l'artefice operoso di sé stesso. Primo di 4 figli, cresce nella provincia lombarda, dove matura le sue esperienze formative fatte di zuffe con i tre fratelli e di studi erratici alla ricerca della continuità tra percorso interiore ed educazione formale. Appassionato del meccanismo delle cose si iscrive in un istituto tecnico professionale dove apprende che ad appassionarlo non è tanto il funzionamento delle cose ma piuttosto il processo mentale del lume di genio che le ha inventate. Sterzando così verso le scienze umane frequenta un Istituto Magistrale dove, con poco sforzo, guadagna la stima dei docenti e l'incrollabile certezza che l'infanzia non sarà mai il suo mestiere. Si iscrive a Lingue con fortune alterne e frequenza alternata. L'incontro, fondamentale, è con il pioniere dell'informatica linguistica, Padre Roberto Busa dal quale apprende a conciliare l'amore per le lettere e la passione per la tecnologia. Da quel momento matura la convizionzione che l'informatica sia una scienza umanistica più che disciplina tecnica e trasforma la sua passione in professione: prima programmatore presso importanti multinazionali, poi project manager in ambito web presso prestigiose case editrici. Nonostante tutto riesce il più delle volte a recarsi al lavoro con animo sereno. Android alla mano trasforma il pendolarismo in eperienza creativa leggendo, molto, e scrivendo per diletto poesie per bambini e racconti brevi (quello lungo ancora nel cassetto). Coltiva la passione per le auto d'epoca e per le nuove tecnologie. E' sposato con Marina, donna saggia capace di temperata accoglienza.

Condividi Questo Post Su

Invia un Commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *