Parabola Cerebrale, romanzo di Luca Cappai. Recensione Parabola Cerebrale, romanzo di Luca Cappai. Recensione

“Parabola Cerebrale”. Racconto sul delirio sociale

copertina Parabola cerebrale, di Luca Cappai

Parabola cerebrale, di Luca Cappai

Richiama i toni di Cecità di Saramago, il primo romanzo di Luca Cappai, un racconto dalle tonalità oniriche, i cui protagonisti paiono intrecciare le ragnatele dei propri sogni con la realtà, generandone gli eventi conseguenti, in un effetto domino dirompente.

Una sorta di improvvisa epidemia pare colpire i cittadini della formicolante New York, incappati loro malgrado in un delirio generalizzato di gesti innaturali ed involontari, dietro i quali un meccanismo occulto ne manovra le fila.

Se in Saramago una cecità bianca ammala la gente, in questa parabola dai toni cupi è un insetto ad ammalare e colpire gli individui, coinvolgendoli al punto di trasformarli da protagonisti a vittime inconsapevoli delle loro stesse azioni.
Una formica si introduce, inavvertita, nella società newyorkese e ne  stravolge gli assetti organizzativi, contravvenendo appieno all’ eusocialità che contraddistingue questa tipologia di insetti.
In questo breve racconto, Cappai instilla a giuste dosi dubbi ed indizi, in modo da mantenere alta l’attenzione del lettore, incastrato nell’analisi degli eventi, alla ricerca della logica sottostante.
Il mistero avvolge il racconto e coinvolge il lettore nell’incalzare di situazioni paradossali apparentemente prive di significato e di nesso tra di loro.
L’arguzia dello scrittore sta proprio nel riuscire a trascinare il lettore fino all’iperbolica soluzione del caso.

Autore: Monica Pintozzi

Come controller, ho appreso che i numeri contano solo se li sai analizzare, come lettrice che le parole contano solo se le sai utilizzare. Maniaca del dettaglio, pretendo che il libro rispetti lettore e sintassi; ignoro volentieri testi pieni di parole e concessioni dal sapor di refuso. Il libro è regalo per me non per l’autore.

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