Atene e Siracusa, poleis homoiotropoi Atene e Siracusa, poleis homoiotropoi

Atene e Siracusa, poleis homoiotropoi | Officina Studi Medievali

Atene e Siracusa, poleis homoiotropoi francesca mattalianoLa categoria concettuale della “homoiotropia“, attraverso l’analisi tucididea, diviene categoria di ricerca delle cause della sconfitta ateniese, nonché della vittoria spartana a conclusione della guerra del Peloponneso.

Il concetto di homoiotropia, già presente all’interno della mentalità greca prima di Tucidide, avrebbe assunto per lo storico ateniese un diverso significato.

L’esito ottenuto, senz’altro non estraneo alla metastoria, muovendo, come si è detto, dalla “homoiotropia”, individua in Atene e Siracusa due poleis “simili per modi e affini” che avrebbero trovato reciprocamente nell’altra il nemico ideale, il solo che potesse determinare la sconfitta di una delle due, come sappiamo di Atene. Dunque, già prima del 404 a.C. Atene poteva considerarsi sconfitta ad opera di Siracusa, ridimensionando così anche lo spessore della vittoria di Sparta, rispetto alla quale l’incapacità di gestire la supremazia ottenuta non sarebbe altro che l’ovvia scaturigine del suo essere “etero tropica”.

Contenuto

L’homoiotropia indica una profonda similarità nei modi e nei costumi, negli ideali e nel carattere, tra individui, gruppi o città, come nel caso di Atene e Siracusa. In Tucidide indica più precisamente realtà differenti che paragonate rivelano, per analogia, profonde somiglianze, divenendo categoria interpretativa privilegiata per la comprensione di realtà diverse dalla propria. Ne consegue che la similarità sia condizione imprescindibile per un’esatta comparazione qualitativa e non semplicemente quantitativa.

In riferimento alla sconfitta ateniese, dal momento che di essa fu artefice una polis “dello stesso tipo”, la vittoria in se stessa sarebbe rimasta nell’alveo della mentalità ateniese, a pieno titolo una vittoria ateniese. Secondo Tucidide, non avrebbe potuto esserci migliore ostilità, perché “i migliori nemici, ossia i più pericolosi, sono quelli che fanno ricorso alle stesse strategie, comprese quelle retoriche“. Insomma, Atene fu battuta prima che la guerra si concludesse dalla poleis che rappresentava il suo “doppio” ideologico; la sconfitta inflittale da Sparta fu solo una conseguenza dello sgretolamento dell’Impero.

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Citazione

Atene e Siracusa erano state entrambe capaci di mutare la propria natura in virtù di una circostanza avversa, ossia l’attacco per mare di una potenza straniera.

Come il pericolo causato dall’invasione persiana aveva mutato il carattere ateniese rendendo marinaro un popolo terrestre, così la stessa potenza ateniese diviene causa e ragione della metamorfosi siracusana; la natura di entrambe le poleis non era a vocazione marittima, ma le circostanze avevano reso necessario il progressivo adeguamento alle contingenze; la capacità di adeguarsi ad ogni situazione, diviene un ulteriore elemento di homoiotropia tra Atene e Siracusa, in netta opposizione all’archaiotropia spartana, alla fissità del proprio carattere (….) perciò Sparta spesso si è configurata come una sorta di “Internal Greek Other”.

 

Note sull’autore

Francesca Mattaliano, dottore di ricerca di storia della Sicilia antica presso l’Universita di Palermo, ha partecipato al progetto “Relazioni interculturali nel Mediterraneo antico: i Greci d’Occidente e gli altri“. Ha partecipato, come relatore, a numerosi convegni di studio nazionali ed internazionali, vanta numerose pubblicazioni a carattere scientifico e collabora con riviste specializzate. Appartiene al comitato redazionale della rivista “Hormos“.

Scheda tecnica

  • AUTORE: Francesca Mattaliano
  • Genere: saggio
  • Casa editrice: Officina di Studi Medievali
  • Data di pubblicazione: 2012
  • n. pagine: 237
  • prezzo : 15,00 €

Atene e Siracusa, poleis homoiotropoi di Francesca Mattaliano, edito da Officina di Studi Medievali (OSM) è disponibile per l’acquisto su Ibs.it, sia in formato cartaceo che in ebook, a prezzo scontato.

Autore: Ida Tortora

Sono affetta da “libridine compulsiva”. Per questo male, dall’eziologia ancora ignota, non esistono rimedi efficaci. È in fase di sperimentazione una nuova terapia che unisce alla lettura la stesura di recensioni di alcuni dei libri letti. Ho accettato di fare da cavia, ma ho notato solo un peggioramento dei sintomi e degli effetti secondari.

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