Intervista a Gianluigi Repetto, autore de "Troppo bella per me" Intervista a Gianluigi Repetto, autore de "Troppo bella per me"

Intervista a Gianluigi Repetto, autore de “Troppo bella per me”

Troppo bella per me

Gianluigi Repetto nasce e vive nel basso Piemonte, lavora come infermiere in cure palliative. Si diverte a scrivere e organizzare cene con delitto; è regista, autore e attore teatrale a livello amatoriale. Ama immensamente la vita e cerca di coltivare la gentilezza e la felicità oltre a un orto rigoglioso.

Parliamo subito del tuo ultimo libro. Raccontaci brevemente la trama e in quale genere si colloca.

Troppo bella per me è un thriller ambientato a Novi Ligure, lo specifico perché il luogo è importante nel libro. Tutto nasce da una falsa accusa di stupro che una bellissima ragazza presenta nei confronti di un ricco e famoso scrittore, il capitano dei carabinieri Vallone intuisce che dietro potrebbe nascondersi qualcosa e incomincia a indagare…

Parlaci di te e del tuo amore per la scrittura: come nasce?

Dopo i vent’anni ho cominciato a scrivere testi teatrali per bambini e per adulti, racconti e alcuni articoli. Sono approdato alla narrativa relativamente tardi, sinceramente credevo di non essere in grado di scrivere un libro. Infatti il mio primo romanzo era un lungo monologo teatrale che per varie vicissitudini ho trasformato in romanzo breve.

Quanto tempo hai impiegato a scrivere questo libro? Descrivi un po’ l’atmosfera e l’ambiente, lascia che i lettori possano immaginarti mentre sei intento a scrivere.

Ho impiegato un anno per la scrittura, ammetto di essere uno scrittore lento. Scrivo in una mansarda completamente in legno con una finestra sulla mia destra che inquadra una vigna rigogliosa. Gli unici suoni che sento sono il canto degli uccelli e la natura che mi circonda. Scrivo quando ho tempo e in ogni ora del giorno e della notte.

Sappiamo che hai uno stile tuo, ma stando al gioco, a quale autore del presente o del passato ti senti (o aspiri) di somigliare e in quali aspetti? Fai un gioco analogo per il tuo libro.

Spero di avere un mio stile. In questo momento vorrei avvicinarmi ai giallisti nordici come Stieg Larsson e Jo Nesbo o agli italianissimi Fruttero e Lucentini. Il mio libro si avvicina molto ai romanzi di Georges Simenon anche se con un ritmo e una velocità decisamente diversi.

LEGGI ANCHE:  Intervista a Federico Mazzi, autore di “Note stonate di un carillon nella notte”

Se dovessi consigliare una colonna sonora da scegliere come sottofondo durante la lettura del tuo libro, cosa sceglieresti?

Direi Richard Strauss, Sigur Ros, Eart wind and fire, o quello che il lettore preferisce.

Un’ultima domanda per salutarci. Rivolgiti ai nostri 300.000 mila lettori, con un tweet in 140 caratteri.

La fama di uno scrittore o di un libro non è legata alla sua qualità, comprate i libri degli autori emergenti, magari anche il mio, e decretatene voi il successo.

Autore: Redazione

Condividi Questo Post Su