Intervista a Dora Cartella, autrice de "Certissima...mente...volmente. Sì" Intervista a Dora Cartella, autrice de "Certissima...mente...volmente. Sì"

Intervista a Dora Cartella, autrice de “Certissima…mente…volmente. Sì”

Certissimamente

Dora Cartella è nata a Napoli, il 13 gennaio 1947. Vive circondata da giovani liceali da cui riceve, in cambio di nozioni di letteratura italiana, latina e greca, il dono dell’eterna adolescenza e la capacità di sognare ancora. In questa intervista ci parla del suo Certissima…mente…volmente. Sì.

Parliamo subito del tuo ultimo libro. Raccontaci brevemente la trama e in quale genere si colloca.

Romanzo. Un fugace incontro in treno trasformatosi in un viaggio onirico a ritroso nel tempo: l’infanzia tra i vicoli di Napoli, la miseria di un triste dopoguerra, la riscoperta di volti e voci che emergono dalla memoria. Al recupero della propria identità lasciata sospesa da sempre, fanno da cornice l’Amore per l’uomo incontrato e quello per la città di Napoli.

Parlaci di te e del tuo amore per la scrittura: come nasce?

Da sempre ho scritto per fermare emozioni e sentimenti, senza mai aver avuto il coraggio di condividere le mie parole. L’incontro in treno con un giornalista, la sua spinta a pubblicare per lui brevi articoli, il suo credere in me, mi hanno dato il “coraggio” di mettere a nudo la mia anima.

Quanto tempo hai impiegato a scrivere questo libro? Descrivi un po’ l’atmosfera e l’ambiente, lascia che i lettori possano immaginarti mentre sei intento a scrivere.

Circa 10 mesi, quasi sempre di notte nel mio studio, circondata da bambole, carillon, scatolette di latta e spesso bagnando di lacrime la tastiera del tablet. Tra una pagina e l’altra, avvolta nel fumo della sigaretta, ad occhi chiusi per rivedere, prima di proseguire, volti a me cari e voci di un passato dolcemente struggente.

Sappiamo che hai uno stile tuo, ma stando al gioco, a quale autore del presente o del passato ti senti (o aspiri) di somigliare e in quali aspetti? Fai un gioco analogo per il tuo libro.

Amo i classici tutti. Insegno latino e greco, mi cibo di poesia. D’Annunzio del “Libro segreto” o del “Notturno” sarebbe il mio sogno. Grande ambizione, lo so bene; il mio libro? Una poesia in prosa, “il tentativo di un poeta di farsi scrittore ma rimane poeta” ( cit. del giornalista).

LEGGI ANCHE:  Intervista a Chiara Maria Bergamaschi, autrice di “Lo sguardo oltre”

Se dovessi consigliare una colonna sonora da scegliere come sottofondo durante la lettura del tuo libro, cosa sceglieresti?

È stato già letto da due attrici durante due presentazioni. Ogni brano è stato accompagnato da una canzone classica napoletana. Mandolini, melodia, parole che trasmettono amore e sensualità.

Un’ultima domanda per salutarci. Rivolgiti ai nostri 300.000 mila lettori, con un tweet in 140 caratteri.

Un romanzo da leggere, per riscoprire emozioni e viaggiare lasciandosi guidare dal cuore, leggeri in una bolla di sapone.

Autore: Redazione

Condividi Questo Post Su