Intervista a Federica Giuliani, autrice de "La Felicità Istruzioni d'uso per comuni mortali" Intervista a Federica Giuliani, autrice de "La Felicità Istruzioni d'uso per comuni mortali"

Intervista a Federica Giuliani, autrice de “La Felicità Istruzioni d’uso per comuni mortali”

La felicità

Federica Giuliani, 34 anni, è una persona che con grinta affronta ogni giorno a muso duro, senza arrendersi mai. Pur affrontando una vita facilmente collocabile fra noi “comuni mortali”, ha trovato il modo di alleggerire il peso dei problemi, assaporando, tutte le volte che può, le gioie della vita. In questa intervista ci parla del suo La Felicità Istruzioni d’uso per comuni mortali.

Parliamo subito del tuo ultimo libro. Raccontaci brevemente la trama e in quale genere si colloca.

La felicità. Un argomento o piuttosto una meta che ognuno di noi vorrebbe raggiungere. Lo scopo della vita è la felicità. Ognuno di noi agisce inconsapevolmente per poter essere felice. Questo libro serve a far affiorare ciò che dentro già conosciamo, ma che troppo spesso, è offuscato da un’interpretazione sbagliata del significato della vita.

Parlaci di te e del tuo amore per la scrittura: come nasce?

Il mio amore per la scrittura nasce dal continuo sentirmi “incompresa”. Per una vita mi è stato detto che sbagliavo il “modo”. Così l’ho cambiato. Esprimere con parole il mondo che ho dentro è difficile, così ho pensato, che se lo avessi scritto, avrei potuto in qualche modo buttare fuori tutto quello che avevo dentro, ma che solo chi realmente avrebbe voluto capirlo, avrebbe avuto l’accesso.

Quanto tempo hai impiegato a scrivere questo libro? Descrivi un po’ l’atmosfera e l’ambiente, lascia che i lettori possano immaginarti mentre sei intento a scrivere.

…troppo tempo! Questo libro è stato come un percorso ad ostacoli. La ricerca della felicità è in continua crescita, e ogni volta che lo rileggevo con l’intenzione di correggerlo, ci trovavo dentro qualche “concetto” che in me era già stato modellato… si era evoluto. I libri fermano il tempo in qualche modo. Ma tu al di fuori di esso, sei in continuo cambiamento.

LEGGI ANCHE:  Intervista a Imelda Zeqiri, autrice de “Il vestito rosso” e “Girasoli d’Oriente”

Sappiamo che hai uno stile tuo, ma stando al gioco, a quale autore del presente o del passato ti senti (o aspiri) di somigliare e in quali aspetti? Fai un gioco analogo per il tuo libro.

Partendo dal fatto che non mi ritengo una scrittrice, ma un “comune mortale” che ha scelto questo modo per comunicare… uno scrittore a cui mi sento affine è Joe Vitale. Perché è diretto, semplice e assomiglia molto a una persona comune, ma riesce perfettamente a far passare il messaggio a tutti.

Se dovessi consigliare una colonna sonora da scegliere come sottofondo durante la lettura del tuo libro, cosa sceglieresti?

La colonna sonora del film “L’ultimo dei moicani”. La forza che sento in quella melodia è la spinta che vorrei ci mettessero le persone per ritrovare il coraggio di Vivere. Ma sopratutto, per affrontarne le sue difficoltà e uscirne vincenti. Anche quando si è stanchi e feriti… come nell’ultimo dei moicani! Non arrendersi mai.

Un’ultima domanda per salutarci. Rivolgiti ai nostri 300.000 mila lettori, con un tweet in 140 caratteri.

Finiscila di lamentarti, smetti di focalizzarti su quello che manca e inizia a ringraziare per quello che hai. Ognuno di noi ha qualche buon motivo per dire grazie. Se vuoi una vita “grande”, inizia a pensare in grande! E ad agire in grande!

Autore: Redazione

Condividi Questo Post Su