Storia di un porro e di una farfalla | Mariarosa Ventura Storia di un porro e di una farfalla | Mariarosa Ventura

Storia di un porro e di una farfalla | Mariarosa Ventura

La trama

Una fiaba da raccontare ai bambini, ai giovani ma anche e soprattutto ai grandi. Storia di un Porro e di una Farfalla è proprio questo. La fiaba, ambientata in un piccolo orto con il recinto di legno rovinato, racchiude tutta la magia della vita che si rinnova, con piante e verdure che si raccontano ogni giorno nascite, progressi e desideri. Il signor Porro, che un giorno si sveglia bellissimo, come un vero principe, con tanto di corona, fa innamorare una giovane farfalla appena nata, che si posa sul suo capo.

Il testo di Mariarosa Ventura racconta la poesia di un amore che nasce ma, al tempo stesso, la piega rovinosa che tale sentimento prende, cadendo nel baratro e divenendo tragedia. Il Porro, geloso della libertà della Farfalla, vuole imprigionare la sua fragile natura: strappa le ali della delicata creatura e le toglie la vita. Ma, almeno in questa storia, nulla è perduto: grazie alla magia del piccolo orto, il pentimento sincero del Porro farà risvegliare la farfalla che tornerà ad avere le sue bellissime ali. 

Accompagnata dai disegni dell’illustratrice Vittoria Grazi (classe ’99, studentessa al Liceo Artistico ‘Canova’ di Vicenza e sognatrice doc), Storia di un Porro e di una Farfalla è una fiaba contro la violenza di genere, che rappresenta un esperimento, ben riuscito, mirato a educare i bambini di oggi, partendo dalla consapevolezza che loro saranno gli uomini di domani. La verità sull’amore, con le sue insidie, raccontata con delicatezza per un dono che l’autrice definisce “inaspettato, sincero, pedagogico per tutti”.

L’uomo troppo spesso scambia il possesso, la prevaricazione, l’orgoglio ferito,  per amore, e le donne devono imparare che chi fa del male in nome di un sentimento, non c’entra proprio niente con l’amore. Il messaggio di questa fiaba è quello di scavare a fondo, per comprendere cos’è l’amore vero, ossia quel sentimento autentico che è ben lontano da tutto ciò che è violenza, possessività e mancanza di rispetto.

Inoltre, Storia di Porro e di una Farfalla ci fa capire quanto sia importante, a ogni età, abbandonarsi alla lettura delle fiabe perché non si smette mai di imparare e di crescere.

Così un giorno, il porrò sbottò e disse alla farfalla che non doveva più andarsene in giro e che sarebbe dovuta stare sempre accanto a lui, e lei conobbe – per la prima volta – la meschinità dell’amore, e la sua debolezza. Litigarono a lungo; lei era nata per volare non per essere prigioniera …

L’autrice

Mariarosa Ventura, 53 anni, vive in provincia di Brescia. Dopo aver concluso gli studi umanistici, ho lavorato nell’ambito delle risorse umane e poi, per la crisi contingente, è uscita dall’azienda in cui lavorava, per dedicarsi alla sua più grande passione, ovvero la scrittura.

Nel 2014 ha pubblicato il noir Insània (Editrice Tarantola di Brescia); l’anno seguente è toccato a Odore di Pioggia, pubblicato in self publishing sul sito Ilmiolibro. Dalla promessa fatta a una bambina, Mariarosa ha realizzato la sua prima fiaba: dalla stesura della storia alla creazione dello spazio in rete Fiabe in costruzione il passo è stato davvero breve. E oggi l’autrice scrive fiabe su commissione, per bambini, adulti e aziende.

Blogger e formatrice AIF, oltre a scrivere fiabe e curare il suo blog, studia le fiabe antiche e il loro profondo valore pedagogico per i piccoli, ma anche e soprattutto per i grandi. Ha avviato delle collaborazioni con due disegnatrici e una pedagogista, e si dedica alla formazione mediante l’utilizzo delle fiabe.

I colori di Sofia e L’uomo e la tartaruga, altre sue creazioni ‘fiabesche’, sono state auto-pubblicate, e a queste si aggiungono le fiabe dello spazzolino per Aquafresh – piccole fiabe da leggere ai bambini mentre si lavano i denti, e Le parole di Tobia, il coniglietto che colora il mondo, una fiaba che racconta la dislessia ed è stata pubblicata da Giovannelli Edizioni.

Docente di svariati laboratori, potete conoscerla meglio QUI.

Lo stile

 “Non mi sento di dire che assomiglio a qualcuno. Sicuramente sono stata influenzata dalle fiabe antiche – le studio e le utilizzo nella formazione – e i miei riferimenti sono Rodari e Calvino”. L’autrice, come denota tale affermazione, ha uno stile tutto suo e a chi le chiede come mai sia passata dal noir alla fiaba risponde proprio evidenziando la forza delle fiabe, che risiede nella loro verità. Esse, infatti, prese tutte insieme, nella loro sempre ripetuta e sempre varia casistica di vicende umane, trasmettono una spiegazione generale della vita costituendo un “catalogo dei destini che possono darsi a un uomo e a una donna, soprattutto per la parte di vita che appunto è il farsi d’un destino”, citando Italo Calvino.

Mariarosa Ventura, lettrice bulimica e famelica (leggeva più libri contemporaneamente e anche di diverso genere) ha maturato la voglia di scrivere come conseguenza del grande amore per la lettura. Sul suo cammino da lettrice, e poi da scrittrice, fanno capolino, con entusiasmo, soprattutto due autori, oltre ai sopracitati Rodari e Calvino: Gabriel Garcia Marquez, per le storie colme di colori, amori, superstizioni e tragedie; Stephen King, per lo stile intelligente e mai splatter, un po’ visionario e cattivo, ma nel modo giusto.

Insomma, un bel mix che senz’altro ha caratterizzato, e caratterizza tuttora, il percorso della nostra autrice.

Se volete farvi un’idea più precisa della scrittura di Mariarosa Ventura, gustatevi la video presentazione che ci ha inviato in cui è possibile leggere alcuni brevi estratti del libro.

Autore: redazione

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