Intervista a Roberto Lodovici, autore de "La figlia che diede alla luce suo padre" Intervista a Roberto Lodovici, autore de "La figlia che diede alla luce suo padre"

Intervista a Roberto Lodovici, autore de “La figlia che diede alla luce suo padre”

Nato a Bergamo, appassionato di crescita personale e di ricerca spirituale, l’autore Roberto Lodovici ha pubblicato, nel 2012, Svegliamoci e, nel 2004, il saggio Dal business coaching al coaching etico. Rispondendo alle nostre domande, ci parla del suo ultimo lavoro dal titolo La figlia che diede alla luce suo padre.

Parliamo subito del tuo ultimo libro. Raccontaci brevemente la trama e in quale genere si colloca.

Il libro racconta di un viaggio verso la consapevolezza alla ricerca di se stessi. L’originalità del libro è che sarà la figlia che sta per nascere a guidare il padre e ad illuminare il suo cammino. Si può definire come un romanzo sotto forma di saggio.

Parlaci di te e del tuo amore per la scrittura: come nasce?

Ho sempre amato leggere fin da ragazzino. Mi definisco uno scrittore globale perché leggo di tutto. Il desiderio di scrivere è la relativa conseguenza. Per essere più esaustivo, è stata la curiosità nel cercare la verità negli angoli più reconditi dell’essere umano la molla che mi ha spinto a scrivere e in seguito a condividere quanto emerso.

Quanto tempo hai impiegato a scrivere questo libro? Descrivi un po’ l’atmosfera e l’ambiente, lascia che i lettori possano immaginarti mentre sei intento a scrivere.

L’idea originale è di venti anni fa ed è tratta da una storia vera in concomitanza della nascita di mia figlia. È rimasta nel cassetto fino a due anni fa quando decisi che era giunto il momento di darle vita. Il libro è stato scritto di notte quando tutto era silente e la mente spaziava all’infinito.

Sappiamo che hai uno stile tuo, ma stando al gioco, a quale autore del presente o del passato ti senti (o aspiri) di somigliare e in quali aspetti? Fai un gioco analogo per il tuo libro.

Mi sento molto vicino a Coelho e a De Mello. Parlano di spiritualità. Concetti che tratto ampiamente nel libro.

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Se dovessi consigliare una colonna sonora da scegliere come sottofondo durante la lettura del tuo libro, cosa sceglieresti?

Non riesco ad immaginare una colonna sonora che faccia da sottofondo. Io leggo sempre in completo silenzio.

Un’ultima domanda per salutarci. Rivolgiti ai nostri 300.000 mila lettori, con un tweet in 140 caratteri.

È un libro che tutti dovrebbero leggere perché ci porta a riflettere sul profondo significato che diamo alla nostra vita. È un romanzo che ci può aiutare nel compito più importante di ogni essere umano; quello di dare alla luce se stesso.

Autore: Redazione

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