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Intervista a Maurizio Lancellotti autore de “La Città della Luna”

La città della luna Lancellotti e MuscettaMaurizio Lancellotti (Napoli, 1970) si è laureato in Economia Aziendale alla Bocconi di Milano, ed in Filosofia ad Urbino; è autore del volume di poesie “Di Versi (1983 – 2013)”, Premio “Letteratura” 2014, XXX edizione, promosso dall’Istituto Italiano di Cultura di Napoli. Paolo Muscetta (Napoli, 1973) si è laureato in Ingegneria Chimica, nel tempo libero svolge ricerche storiche.

Parliamo subito del tuo ultimo libro. Raccontaci brevemente la trama e in quale genere si colloca.

La memoria di un prete infangata da giornali asserviti alla camorra; un giornalista pagato per non scrivere; uno spietato boss al contempo filantropo e poeta. Questi gli episodi di cronaca che hanno ispirato “La Città della Luna”, un romanzo di formazione che intende indagare la realtà di Napoli dall’inferno al paradiso, attraverso il purgatorio risalito, romanzato in funicolare d’umanità…

Parlaci di te e del tuo amore per la scrittura: come nasce?

Ho iniziato a scrivere poesie all’età di tredici anni. I miei compagni di scuola uscivano il pomeriggio, magari sperimentavano i primi approcci, io preferivo restare alla mia scrivania, trovando appagamento nella scrittura. Lo racconto in una mia poesia.

“Con distrazione rimirando il mare  dalla finestra,
gli aranci spiando fra le imposte,
romito io sfuggii alla mia pubertà ed a mio padre”

Quanto tempo hai impiegato a scrivere questo libro? Descrivi un po’ l’atmosfera e l’ambiente, lascia che i lettori possano immaginarti mentre sei intento a scrivere.

“La Città della luna” è un romanzo che ho scritto a due mani con un caro amico, Paolo Muscetta. Abbiamo impiegato quasi due lustri per arrivare ad un’opera compiuta. Atmosfera, ambientazione e protagonista principale del romanzo coincidono nella bella Partenope, ossia la città di Napoli, un luogo che accomuna gli autori per le origini e l’affetto, come evidenziato nella dedica ai nostri nonni…

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Sappiamo che hai uno stile tuo, ma stando al gioco, a quale autore del presente o del passato ti senti (o aspiri) di somigliare e in quali aspetti? Fai un gioco analogo per il tuo libro.

Per quanto mi riguarda, sicuramente devo molto ad Omero, Leopardi e Dostoevskij, ma anche a scrittori più recenti come Ottieri, Bianciardi e Volponi. Con riferimento al libro, mi piacerebbe che potesse essere accostato ad un romanzo come “Le mosche del capitale” di Paolo Volponi.

Se dovessi consigliare una colonna sonora da scegliere come sottofondo durante la lettura del tuo libro, cosa sceglieresti?

Senza dubbio “Napule è”, di Pino Daniele

Un’ultima domanda per salutarci. Rivolgiti ai nostri 300.000 mila lettori, con un tweet in 140 caratteri.

Napoli è a ben vedere la “Città della Luna”: questo romanzo vi porterà a scorgere la realtà oltre il velo delle apparenze.

Autore: Redazione

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