Intervista a Maurizio Castellani, autore de "Vendemmia rosso sangue - Lo strano caso del morto che parla" Intervista a Maurizio Castellani, autore de "Vendemmia rosso sangue - Lo strano caso del morto che parla"

Intervista a Maurizio Castellani, autore de “Vendemmia rosso sangue – Lo strano caso del morto che parla”

La ventiquattrore Delitto in albergo è il suo primo romanzo giallo dove la trama delittuosa si mescola a comicità e ricette di cucina. A giugno del 2017, Maurizio Castellani ha pubblicato con la casa editrice Carmignani e con il Foglio letterario due brevi racconti in giallo Il Commissario Bertini. A ottobre 2017 è stata la volta della seconda indagine di Marco Vincenti Vendemmia rosso sangue.

Parliamo subito del tuo ultimo libro, Vendemmia rosso sangue – Lo strano caso del morto che parla. Raccontaci brevemente la trama e in quale genere si colloca.

Romanzo giallo in chiave toscana, tra ironia, bei paesaggi, ricette di cucina e belle donne. E’ la seconda indagine di Marco Vincenti e i suoi due amici. Marco, ex geometra divenuto albergatore, questa volta trova un uomo morto ucciso sulla provinciale che porta a Casciana Terme, paese toscano famoso per le terme. L’indagine questa volta è più complicata del solito.

Parlaci di te e del tuo amore per la scrittura: come nasce?

Nasce una mattina di gennaio del 2015. Quella mattina decisi che dopo quaranta anni passati a leggere potevo iniziare a scrivere. E così è stato. Il primo romanzo giallo ha vinto il primo premio nazionale di narrativa “La città di Murex” ottenendo vari apprezzamenti positivi, e così ho scritto il secondo pubblicandolo a ottobre 2017, sto scrivendo il terzo.

Quanto tempo hai impiegato a scrivere questo libro? Descrivi un po’ l’atmosfera e l’ambiente, lascia che i lettori possano immaginarti mentre sei intento a scrivere.

Ho impiegato circa tre mesi. Siamo in Toscana, nella provincia di Pisa, un paese di 12.000 abitanti, dove Marco ha un albergo. E’ da questa sua nuova attività che insieme ai suoi due amici Piero e Andrea, inizia a indagare su misteriosi omicidi. Ricette di cucina e il paesaggio toscano fanno da contorno alle indagini. Dimenticavo… anche belle donne.

LEGGI ANCHE:  Intervista a Roberto Venturini - L'anno che a Roma fu due volte Natale

Sappiamo che hai uno stile tuo, ma stando al gioco, a quale autore del presente o del passato ti senti (o aspiri) di somigliare e in quali aspetti? Fai un gioco analogo per il tuo libro.

I miei autori preferiti sono: Edgar Alan Poe e il suo Dupin, Conan Doyle e il suo Sherlock Holmes, Aghata Christie e i suoi Poirot e Miss Marple, Simenon e il suo Maigret, Montalbàn e il suo Pepe Carvalho, Camilleri e il suo Montalbano, Marco Vichi e il suo Bordelli, ed è a loro che mi ispiro. Solo deduzione logica e spirito di osservazione, quali unici strumenti di indagine.

Se dovessi consigliare una colonna sonora da scegliere come sottofondo durante la lettura del tuo libro, cosa sceglieresti?

Per i miei gialli: Vengo anch’io no tu no e sul finire Anno domini 2012. Ma anche la serenata in sol maggiore 525 di Mozart nota come “Piccola serenata”.

Un’ultima domanda per salutarci. Rivolgiti ai nostri 300.000 mila lettori, con un tweet in 140 caratteri.

@mauriziocastellaniscrittore#digiallononcesololapolenta#laventiquattroredelittoinalbergo#vendemmiarossosangueilmisterodelmortocheparla

Autore: Redazione

Condividi Questo Post Su