Intervista a Maria Gabriella Santolisier, autrice de "UTERUS" Intervista a Maria Gabriella Santolisier, autrice de "UTERUS"

Intervista a Maria Gabriella Santolisier, autrice de “UTERUS”

Maria Gabriella Santolisier nasce a Cagliari dove risiede ed opera in qualità di naturopata, ricercatrice, relatrice. Creatrice del metodo d’aiuto olistico dimadreinmadre. In questa intervista ci parla della sua opera Uterus.

Parliamo subito del tuo ultimo libro. Raccontaci brevemente la trama e in quale genere si colloca.

La mia opera tratta un argomento urgente e nuovo: il riconoscimento della nostra funzione nel mondo attraverso una lettura biologica. La prima e l’ultima parte è saggistica ma, nel cuore, ho inserito una storia vera di una donna che sceglie di cambiare la sua visione del suo vissuto.

Parlaci di te e del tuo amore per la scrittura: come nasce?

Abito in un’isola e la mia casa si trova vicino al mare. Le mie passeggiate mi conducono ad ascoltare sempre più con attenzione la funzione della parola nella nostra vita. La lettura mi ha salvato in diverse fasi difficili della mia vita. Dalla lettura, attraverso un percepire diverso, sono passata alla scrittura. Quello che ho scritto è solo la prima parte di un discorso che desidero comunicare.

Quanto tempo hai impiegato a scrivere questo libro? Descrivi un po’ l’atmosfera e l’ambiente, lascia che i lettori possano immaginarti mentre sei intento a scrivere.

Il libro si è creato da solo in otto mesi. Le parole arrivavano come fiumi, alla notte o durante le passeggiate al mare, ma anche nell’attraversamento dei dolori e dei disagi.

Sappiamo che hai uno stile tuo, ma stando al gioco, a quale autore del presente o del passato ti senti (o aspiri) di somigliare e in quali aspetti? Fai un gioco analogo per il tuo libro.

Oddio cosa mi chiedete! Va bene, sto al gioco. Quanto sarebbe bello somigliare ad Hermann Hesse ed il suo raccontare la vita.

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Se dovessi consigliare una colonna sonora da scegliere come sottofondo durante la lettura del tuo libro, cosa sceglieresti?

Sceglierei Creep dei Radiohead. In sottofondo.

Un’ultima domanda per salutarci. Rivolgiti ai nostri 300.000 mila lettori, con un tweet in 140 caratteri.

Sono grata alle prime persone che, leggendo il libro, mi hanno incoraggiato. Sempre loro hanno sentito il desiderio di regalarlo e così, passo passo, mi sono ritrovata a presentarlo in diverse città. Il libro parla e viaggia da sé.

Autore: Redazione

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