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Intervista a Sadie Jane Baldwin, autrice de “I love my girl”

I love my girlSadie Jane Baldwin è felicemente sposata e ha tre figli già grandicelli. Vive in una zona di montagna e ama passeggiare per i boschi. Si definisce una lettrice compulsiva e una scrittrice allo sbaraglio. Adora viaggiare, soprattutto con la fantasia.

Parliamo subito del tuo ultimo libro. Raccontaci brevemente la trama e in quale genere si colloca.

Si colloca nel genere romance, edito da Butterfly Edizioni è un romanzo auto conclusivo e uscirà l’8 febbraio 2018. Si intitola “I love my girl” e racconta la storia d’amore tra un avvocato londinese e la sua segretaria, ma l’ambientazione del romanzo non sarà l’ufficio bensì la campagna inglese dove entrambi trascorreranno le loro vacanze, tra cani, gatti, anatre e galline.

Parlaci di te e del tuo amore per la scrittura: come nasce?

Il mio amore per la scrittura è iniziato dopo aver attraversato un periodo stressante della mia vita. Ho cercato di mettere per iscritto quello che provavo ed è stato liberatorio, mi ha permesso di esternare le mie ansie, le mie paure… e anche alcuni fatti accaduti a me personalmente. Direi che si è trattato di un caso di scrittura terapeutica.

Quanto tempo hai impiegato a scrivere questo libro? Descrivi un po’ l’atmosfera e l’ambiente, lascia che i lettori possano immaginarti mentre sei intento a scrivere.

Mi ci sono voluti tre mesi, spesso di notte, immersa nel silenzio. Le parole mi uscivano a flusso continuo, mentre le dita scorrevano sulla tastiera a velocità incredibile, per ore e ore, fino a dovermi fermare per i crampi. Alla fine ci ho rimediato una bella tendinite.

Sappiamo che hai uno stile tuo, ma stando al gioco, a quale autore del presente o del passato ti senti (o aspiri) di somigliare e in quali aspetti? Fai un gioco analogo per il tuo libro.

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Mi piacciono tanti autori e non mi sento all’altezza di nessuno di questi, ma se dovessi sceglierne uno al quale cercare di somigliare, direi la Woodiwiss. Vorrei avere la sua fluidità nel raccontare, la sua semplicità nel descrivere la passione, ma soprattutto il suo riuscire a emozionare con le parole. Forse non ci riuscirò mai, ma mi accontenterei di suscitare nel lettore anche solo un sorriso.

Se dovessi consigliare una colonna sonora da scegliere come sottofondo durante la lettura del tuo libro, cosa sceglieresti?

Non credo di essere in grado di dare un consiglio simile, come la lettura anche la musica è una scelta strettamente personale. Non vorrei consigliare Einaudi a un rockettaro, oppure i Maroon 5 a chi ascolta ancora le canzoni di Casadei.

Un’ultima domanda per salutarci. Rivolgiti ai nostri 300.000 mila lettori, con un tweet in 140 caratteri.

Leggete, non solo per migliorare le vostre conoscenze, leggete per volare con la fantasia e per vivere mille storie diverse dalla vostra.

QUI la presentazione dell’opera.

Autore: Redazione

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