Intervista a Enrico Tassetti, autore de "Il segreto della sibilla pastora" Intervista a Enrico Tassetti, autore de "Il segreto della sibilla pastora"

Intervista a Enrico Tassetti, autore de “Il segreto della sibilla pastora”

Di Civitanova Marche, Enrico Tassetti ha cinquantuno anni, è felicemente sposato, ha un figlio “che mi ha superato in altezza“. In questo momento, anagraficamente disoccupato, si dedica alla scrittura e all’organizzazione di eventi turistici tratti dai suoi libri. Si descrive come “un indagatore e studioso di quel particolare aspetto del folklore relativo alle leggende e alle storie di paura“. Ci parla del suo romanzo Il segreto della sibilla pastora

Parliamo subito del tuo ultimo libro. Raccontaci brevemente la trama e in quale genere si colloca.

Un romanzo frutto di anni di ricerche nella tradizione popolare e in quella storica per cercare di individuare il volto segreto della profetessa dei Monti Sibillini. Un thriller esoterico ambientato nell’immediato dopoguerra dove i personaggi, seguendo le traccie lasciate nella leggenda, ma sopratutto nella misteriosa simbologia ancora presente nel territorio, scopriranno una “verità” nascosta.

Parlaci di te e del tuo amore per la scrittura: come nasce?

Scrivo per raccontare dopo aver ascoltato, appreso…Il tutto, appunto, nasce nell’infanzia, dall’ascolto dei racconti dei nonni, di quella civiltà contadina intrisa di magia e stupore, legata a quei riti arcaici pregni di una forza vitale sacralizzata nei gesti come nelle parole. La fantasia, nei miei libri, si deve sempre accompagnare ad elementi veri perché vissuti, creduti possibili.

Quanto tempo hai impiegato a scrivere questo libro? Descrivi un po’ l’atmosfera e l’ambiente, lascia che i lettori possano immaginarti mentre sei intento a scrivere.

Il libro è nato dopo anni di ricerche (dieci) senza una precisa idea di come poi avrei concretizzato tutto il materiale raccolto; non avevo ancora l’idea del romanzo, non mi ero mai cimentato, pur avendone letti molti, in questo genere. Poi, improvvisamente, l’illuminazione, qualcosa che è molto difficile spiegare, che febbrilmente ha canalizzato tutto il mio essere facendo nascere la storia.

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Sappiamo che hai uno stile tuo, ma stando al gioco, a quale autore del presente o del passato ti senti (o aspiri) di somigliare e in quali aspetti? Fai un gioco analogo per il tuo libro.

La visione poetica e l’intensità spirituale di Yeats come di tutta la letteratura popolare irlandese di cui sono un appassionato lettore; l’intreccio e il mistero evocato nei libri di scrittori come Dan Brown passando attraverso gli autori medioevali che narrano le affascinanti vicende del Graal, sono gli ingredienti principali che stimolano la mia creatività.

Se dovessi consigliare una colonna sonora da scegliere come sottofondo durante la lettura del tuo libro, cosa sceglieresti?

Scrivo ascoltando musica, anche in questo momento…note e arpeggi del respiro che comunicano, connettono il mio essere con una dimensione che armonizza le parole. Una canzone, consiglierei una canzone che a mio avviso è un capolavoro di struggente e malinconica dolcezza: In cosa credi di Pacifico.

Un’ultima domanda per salutarci. Rivolgiti ai nostri 300.000 mila lettori, con un tweet in 140 caratteri.

Perdersi Amando Rotola Ogni Lacrima Animata…in ogni parola si nasconde un mistero. Piccolo o grande? A voi la scelta.

Autore: Redazione

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