Intervista a Cataldo Zaffora, autore de "Uomini Dappoco" Intervista a Cataldo Zaffora, autore de "Uomini Dappoco"

Intervista a Cataldo Zaffora, autore de “Uomini Dappoco”

Nato a Caltanissetta nel 1946, Ragioniere Commercialista con studio nella città natale, l’autore Cataldo Zaffora è padre di tre figli adulti. Si definisce “scrittore per passione; fotografo per divertimento; poeta a tempo perso“. Nell’intervista che segue ci parla di Uomini Dappoco (versione cartacea), romanzo riedito col titolo Il mortale oltraggio (in epub).

Parliamo subito del tuo ultimo libro. Raccontaci brevemente la trama e in quale genere si colloca.

Un ricco industriale edile si suicida lasciando ogni suo bene alla figlia del suo migliore amico. Da qui parte la narrazione delle vicende sentimentali e di vita dei tre personaggi principali: il suicida (Giorgio), il suo amico (Michele), la di lui moglie (Enza). Una miriade di altri personaggi contornano, e a volte determinano, la storia principale. Romanzo classico.

Parlaci di te e del tuo amore per la scrittura: come nasce?

Ormai avanti negli anni la passione per il fermare sulla carta emozioni e sensazioni mi ha portato a a scrivere questo ed altri romanzi. La passione per la scrittura nasce ed è determinata da quella per la lettura. Forse presuntuosamente mi sono detto: «Se tanti hanno scritto perché non io?»

Quanto tempo hai impiegato a scrivere questo libro? Descrivi un po’ l’atmosfera e l’ambiente, lascia che i lettori possano immaginarti mentre sei intento a scrivere.

Nel tempo libero dal lavoro eccomi al computer a immaginare storie che in effetti rispecchiano il mio animo, la mia filosofia di vita. Il libro mi è costato due anni di fatiche e rinunce.

Sappiamo che hai uno stile tuo, ma stando al gioco, a quale autore del presente o del passato ti senti (o aspiri) di somigliare e in quali aspetti? Fai un gioco analogo per il tuo libro.

Sono campanilista se mi immagino di assomigliare a Rosso di San Secondo o a Pirandello? Il mio libro però, per lo stile narrativo, si rifà più al Manzoni che ai due autori sopra nominati.

LEGGI ANCHE:  Intervista a Roberto Venturini - L'anno che a Roma fu due volte Natale

Se dovessi consigliare una colonna sonora da scegliere come sottofondo durante la lettura del tuo libro, cosa sceglieresti?

Le quattro stagioni di Vivaldi mi pare possano sottolineare adeguatamente lo svilupparsi dei personaggi e della storia.

Un’ultima domanda per salutarci. Rivolgiti ai nostri 300.000 mila lettori, con un tweet in 140 caratteri.

Un’epoca, un uomo, una donna, un loro amico, una città viva e vitale che giudica, condanna o assolve. Eccovi Uomini dappoco ( Il mortale oltraggio).

Autore: Redazione

Condividi Questo Post Su