Giuda, il ritorno al romanzo di Amos Oz Giuda, il ritorno al romanzo di Amos Oz

Giuda, il ritorno al romanzo di Amos Oz

giuda recensioneDodici anni dopo il bellissimo Una storia di amore e di tenebra, Amos Oz  è ritornato al grande pubblico con un nuovo romanzo Giuda (Feltrinelli, 2014). Un libro intenso, emozionante,  dove ritroviamo tutti i grandi temi che caratterizzano la letteratura di questo importante scrittore e saggista israeliano.

La trama

Gerusalemme, l’inverno tra la fine del 1959 e l’inizio del 1960. Shemuel Asch decide di rinunciare agli studi universitari – e in particolare alla sua ricerca intitolata Gesù visto dagli ebrei – a causa dell’improvviso dissesto economico che colpisce la sua famiglia e del contemporaneo abbandono da parte della sua ragazza, Yardena. Shemuel è sul punto di lasciare Gerusalemme quando vede un annuncio nella caffetteria dell’università. Vengono offerti alloggio gratis e un modesto stipendio a uno studente di materie umanistiche che sia disposto a tenere compagnia, il pomeriggio, a un anziano disabile di grande cultura. Quando si reca all’indirizzo riportato nell’annuncio, Shemuel trova una grande casa abitata da un colto settantenne, Gershom Wald, e da una giovane donna misteriosa e attraente, Atalia Abravanel. Si trasferisce nella mansarda e inizia a condurre una vita solitaria e ritirata, intervallata dai pomeriggi trascorsi nello studio di Gershom Wald e dalle sere trascorse con l’intrigante e bella Atalia Abravanel.

La critica

Un libro scritto con un linguaggio diretto, a volte sentimentale, a volte ironico ma sempre realistico, dove la narrazione si intreccia con le considerazioni storiche e religiose dei protagonisti. Shemuel cercherà e troverà la risposta al concetto del tradimento, un concetto in questo caso “agnostico”, dove emerge l’idea che Giuda avesse consegnato alle autorità romane Gesù proprio su indicazione dello stesso Messia. Questioni religiose ma anche questioni politiche e storiche ritroviamo all’interno di questo piacevole libro di Oz. D’altronde l’autore rimane uno degli intellettuali israeliani più conosciuti e stimati in tutto il mondo. I suoi saggi e i suoi articoli, soprattutto sui rapporti fra israeliani e palestinesi, hanno spesso fatto discutere opinionisti e letterati europei e americani.

Shemul disse mestamente: Non credi che nel ’48 abbiamo combattuto davvero perché non avevamo alternativa? Che avevamo le spalle al muro?” No. Non avevate le spalle al muro. Il muro eravate voi.
La guerra arabo – israeliana del 1948 con le dolorose conseguenze che comportò, rimane da sfondo a molti discorsi e riflessioni che riempiono i dialoghi fra Shemuel e Gershom Wald. Ma, a mio avviso, una storia bellissima, sensuale ed emozionante, di questo nuovo lavoro di Oz, rimane la vicenda o, meglio, il rapporto fra il protagonista e la misteriosa Atalia. Una storia che seppur ambientata in un tempo passato e in uno specifico contesto storico e sociale, appare contemporanea nella sua freschezza, nella sua spontaneità, in quelle sue contraddizioni che solo l’amore riesce a creare. L’esperienza e la bellezza di Atalia contro l’istintività e l’immaturità di Shemuel. Una storia che colpisce e incuriosisce il lettore e regala delle pagine letterarie di straordinaria bellezza e intensità. Giuda è un libro da leggere dove la storia si unisce a questioni religiosi e morali, dove l’amore riesce a superare le barriere della solitudine e del dolore. Giannandrea Mencini

Autore: Giannandrea Mencini

Laureato in Storia, mi occupo di storia dell’ambiente e del territorio. Collaboro con alcune testate giornalistiche. Lavoro a Venezia come responsabile della comunicazione e ufficio stampa e ho scritto numerosi libri ed interventi specialistici.

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