Splendore, l'ultimo libro di Margaret Mazzantini | Mondadori Splendore, l'ultimo libro di Margaret Mazzantini | Mondadori

Splendore, l’ultimo libro di Margaret Mazzantini | Mondadori

Splendore, l'ultimo libro di Margaret Mazzantini | Mondadori

Era il figlio del portiere. Suo padre aveva le chiavi di casa nostra, quando partivamo innaffiava le piante di mia madre. Per un periodo ci furono due nastri azzurri sullo stesso portone, il suo più scolorito del mio perché più vecchio di qualche mese. C’incontrammo durante l’infanzia, lui scendeva io salivo. C’era il divieto di giocare in cortile dove una grande palma spazzolava la quiete dei vecchi inquilini. Un casamento d’epoca fascista accanto al Tevere. Lo vedevo dalla finestra, mentre scivolava con il pallone sotto il braccio nel canneto lungo il fiume”.

L’ultimo libro di Margaret Mazzantini, Splendore, è finalmente in libreria edito da Mondadori. Da sempre la scrittrice è impegnata ad affrontare temi importanti nei suoi romanzi, opere che toccano argomenti spesso controversi, tante volte dolorosi. E anche con Splendore non viene meno al suo stile, offrendoci un libro già definito “ipnotico dotato di una luce che ti fucila alle spalle, che avanza con l’urgenza folle e anticonformista di un narratore che rivendica il diritto di trasformare la vergogna in bellezza”.

Sì, perché in Splendore trasformare la vergogna sociale, la gogna dell’ipocrisia verso chi ama una persona dello stesso stesso, è essenziale, una missione quasi: l’esigenza di cercare se stessi senza timore di mostrasi fino in fondo. L’ultimo libro di Margaret Mazzantini, ne siamo certi, è destinato a far parlare di sé.

La trama di Splendore

Guido e Costantino si conoscono da sempre. Sono nati e cresciuti nello stabile romano, a due passi dal Tevere. Uno è eclettico e inquieto, l’altro sofferto e carnale, ma assieme stanno bene: il loro è un legame assoluto che s’impone e che fa assurgere la loro natura, quella più nascosta eppure così pura, ancestrale. È difficile essere se stessi in mondo come il nostro, eppure non c’è niente di male.

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Intanto gli anni passano, e la vita divide i due amici: nuova casa, nuova città, nuovi amici. Ciononostante in fondo al cuore il richiamo l’uno dell’altro è forte, il ricordo della loro iniziazione sentimentale è ancora vivo anche se ormai sono adulti, e fa male rinunciare a quell’età dello splendore che, un tempo, Guido e Costantino attraversarono assieme.

Ma quando l’amore chiama, nessuno può frapporsi, né la società, né gli affetti conquistati, anche se il rischio è grande.

Avremo mai il coraggio di essere noi stessi?

Note sull’autrice de Splendore

Margaret Mazzantini è nata a Dublino, da padre italiano e madre irlandese. All’età di tre anni, si trasferisce con la famiglia a Tivoli, alle porte di Roma. Diplomata all’Accademia Nazionale di Arte Drammatica, esordisce nel mondo della letteratura nel 1994 con Il catino di Zinco. Nel 2002 vince il Premio Strega con Non ti muovere, mentre l’opera Venuto al mondo (2009) le permette di ricevere il Premio Campiello. È sposata con l’attore Sergio Castellitto.

L’ultimo libro di Margaret Mazzantini, Splendore, è disponibile per l’acquisto su Ibs a 17.00 euro.

Autore: Laura Landi

Sono ­ per ammissione estrema ­ lettrice compulsiva, anche se molto molto esigente. Andare in libreria mi fa sentire come Alice nel paese delle meraviglie. Il mio amore letterario segreto? Gabriel García Márquez.

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1 Commento

  1. Semmai le capiterà di leggere questo commento ne sarò molto felice perché avrò potuto dirle “Grazie”
    Ho appena finito di leggere, con alcuni anni di ritardo, il suo libro Splendore.
    Ho faticato a leggerlo perché sentivo ad ogni passaggio della storia, il bisogno di tornare indietro e rileggere quel qualcosa che mi trafiggeva l’anima.
    Credo, onestamente che in questo momento sia il libro più coinvolgente , sincero, amaro e dolcissimo che abbia letto sin ora.
    E l’amore di cui tanto si parlar così mal praticato, lei è riuscita a renderlo splendente, come giustamente recita il titolo.
    Per tutto ciò la ringrazio Margaret
    di cuore

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