Canzone Mesta - Romanzo Breve, Covino Carmine Mario Canzone Mesta - Romanzo Breve, Covino Carmine Mario

Canzone Mesta – Romanzo Breve, Covino Carmine Mario

Canzone Mesta - Romanzo Breve, Covino Carmine Mario

Canzone Mesta – Romanzo Breve, Covino Carmine Mario

Ambientata nella New York moderna, ecco una redattrice per una casa giornalistica online trovarsi, un giorno, per puro caso, innanzi colui che si renderà cardine di tutta la vicenda attorno la quale si sviluppala storia.

Riddel e Salamstone: incontro fortuito?

Perchance.

Di fatto la redattrice si ritroverà ingarbugliata in una matassa alquanto intricata e nonostante tutto il supporto che avrà modo di ricevere da personaggi collegati a lei o a colui che ha ritrovato in condizioni disastrate, vittima di alcuni suoi “amici.

Giammai lo si potrebbe considerare un incontro fortuito ma più una casualità avvilente per lei.

Per lui?

A Salamstone poco importa, perché, tutto sommato, quel che gli è di rilievo, per lui, è semplicemente la propria dipartita.

Scritto in circa un mese, avendo lo scrittore avuto la necessità di estro, carente in svariate occasioni, il libro in se non è durevole, anzi, è alquanto contenuto, ma certa di offrire nella sua ristrettezza parziale contenuti considerabili.

Inizialmente si era cercato di ricorrere molto modicamente al dialogo tra i personaggi ma, essendo questa un’opera d’avvio, di un neofita, si è cercato di stilizzare il tutto con un certo contegno e interesse per la fluidità e scorrevolezza di linguaggio.

A rendere avvincente la storia, però, è un evidente utilizzo di un linguaggio ponderatamente ricercato laddove possa aggiungere varietà ai discorsi ed alle descrizioni, richiedendo anche una discreta conoscenza e cultura generale in vari ambiti, qualsivoglia siano la cucina oppure l’abbigliamento – o, addirittura, la conoscenza di modi di dire o figure retoriche a cui si è poco avvezzi.

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Scorre la storia, e scorre con l’occasionale difetto di produzione del neofita, vogliasi una virgola di troppo, sporadica, oppure un trattino in mezzo alla frasse di troppo.
Si potrebbe storcere il naso innanzi alcune occasionali scelte stilistiche, come ci si aspetterebbe alla fin fine, ma, vogliasi continuare con la lettura, una volta inteso il cavillo nell’intreccio in cui tutti i personaggi si ritrovano, si comprenderà che, refusi occasionali e stile peculiare a parte, lo scrittore ha evidentemente tentato di soddisfare un poco tutti quanti, offrendo situazioni quanto più variegate.

I personaggi tutti sono distintamente suddivisi e nonostante presentino caratteristiche uniche ed addirittura vengano coinvolti chi in maniera diretta e chi no – si tengano presenti, durante la lettura, certe missive-, tutti quanti sono omogeneamente parte integrante del coacervo che rende il testo saldo.

I personaggi, inoltre, sono evidentemente, nonostante i loro nomi atipici, figli della modernità, ed è assolutamente distinto come una “Riddel”, oppure una “Euramerica”, possano comportarsi chi come un’avvenente e propendente scrittrice in carriera, chi come una rodata direttrice editoriale colma di riserbo per il mondo – questo filtrato tramite consigli femminsti alla sua pupilla.

I più accorti potrebbero notare alcuni riferimenti e citazioni rivolte ad un mondo reale, ma virtuale, poco considerato ma fonte di moltissime pregiate fantasie grazie alle quali sarebbe possibile riuscire a disviare molti usberghi che limitano la fantasia di imbrattacarte e lustrastivali.

Si desume, comunque, che non potrebbero mancare, a parte le sorprese suscitabili dal testo, ulteriori resoconti ponderati dalle prossime antologie o romanzi, vogliasi infiduciarsi, dopo la lettura del testo qui recensito, il redattore, tale Covino Carmine Mario.

Autore: Carmine Mario Covino

Moderato, neutrale, occasionalmente tracotante, giovialmente presuntuoso data l'età e l'ambiente pacchiano in cui si ritrova, inossidabile ricercatore e poliglotta, poeta e inchiostratore da oltre cinque anni e appassionato tuttologo.

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