Il sistema corruzione di Laura Marinaro e Piero Di Caterina Il sistema corruzione di Laura Marinaro e Piero Di Caterina

Il sistema corruzione di Laura Marinaro e Piero Di Caterina

Il sistema corruzione di Laura Marinaro e Piero Di Caterina

Il sistema corruzione di Laura Marinaro e Piero Di Caterina

Il sistema corruzione. Come rubano i nostri soldi e perché dobbiamo dire basta (su lafeltrinelli.it a € 11,90) è il libro di Laura Marinaro, cronista giudiziaria per “Il Giorno” e “Libero” e dell’imprenditore Piero Di Caterina. La corruzione è un sistema radicato in Italia da denunciare e da combattere. Un vademecum per conoscerla è affidato ai lettori nonché cittadini.

L’imprenditore di sinistra Piero Di Caterina, intervistato dalla giornalista Marinaro, è il testimone chiave nell’inchiesta sul Sistema Sesto. Una brutta storia di soldi e mala politica nell’hinterland milanese scoperta alla fine del 2009.

Di Caterina, imprenditore nel settore dei trasporti pubblici di Sesto San Giovanni, è invischiato per poter lavorare, in un sistema del malaffare, in cui i politici chiedono soldi per finanziare i partiti, eventi sportivi e culturali, serate di beneficenza, con richieste che via via si fanno sempre più esorbitanti. L’imprenditore però rompe il silenzio, scoperchia tutto il marcio e partono le inchieste con i risvolti noti che la stampa inizia a pubblicare.

Piero Di Caterina chiarisce i meccanismi che regolano i rapporti di potere fra politici e imprenditori. Chi non vuole essere schiacciato deve trovare i suoi protettori proprio cme fanno gli avversari potenti. Con l’abuso d’ufficio, negando ciò che è legittimamente dovuto, i politici stabiliscono le regole, le cifre. La bustarella pura e semplice è un sistema superato. I soldi vengono incanalati in situazioni apparentemente legali. L’imprenditore è sempre sotto schiaffo, se smette di pagare il sistema lo isola. Se decide di denunciare, non scatta alcuna tutela. E il cittadino che paga per ottenere un atto che gli è dovuto e gli viene negato, può essere incriminato. La magistratura italiana non funziona, ha tempi lunghissimi e i magistrati difficilmente sono disposti a far seguire alla notizia di tentato reato di corruzione le indagini se non c’è passaggio di reato o flagranza. Appalti e pubbliche forniture sono in mano ai politici. Si taroccano delibere e documenti, si cambiano le date a piacimento, si omettono le intestazioni. Punto per punto Di Caterina ne Il sistema corruzione svela i meccanismi dell’illegalità. L’edilizia è il bancomat dei corrotti. Di Caterina racconta la tragica storia dell‘imprenditore brianzolo Ambrogio Mauri, gli avvenimenti di luglio 2011, seconda Tangentopoli che vede al centro dell’inchiesta Filippo Penati ex capo della segreteria di Pierluigi Bersani. L’Italia è il Paese dell’illegalità. La corte dei conti ha quantificato nel 40% il valore delle tangenti sui lavori pubblici.

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Il “non far capire” serve alla Casta, per evitare le intromissioni. La democrazia è zoppa, afferma Di Caterina, perchè non si forma una corretta opinione pubblica del malaffare. I media sono interessati maggiormente dal “chi ha pagato chi” e non da tutto il meccanismo: il sistema corruzione. Il cittadino deve pretendere chiarezza da chi informa, da chi amministra: “È ora di smettere di essere un popolo di sudditi e diventare finalmente un popolo di cittadini”.

Autore: Mariapaola De Santis

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