Alla Ricerca del Tempo Perduto di Marcel Proust Alla Ricerca del Tempo Perduto di Marcel Proust

Alla Ricerca del Tempo Perduto di Marcel Proust

Quale follia anima un scrittore, quale movente abita la vita di un uomo destinato alla ricerca dell’estetica letteraria del proprio tempo? Solo chi nasce portatore sano di questa malattia può raccontarlo, in una mescolanza di ricordi decisi, balzi temporali, acute sofferenze. “Cigolare con la penna, rintanato in una stanza, ripiegato come un paio d’occhiali nell’astuccio”. Quel suono, quel cigolio di Majakovshij si espande come un’eco d’inchiostro nelle pagine di Alla ricerca del Tempo Perduto di Marcel Proust, edito da Einaudi e disponibile su Bol.it a soli € 46,75.

“Chi parla dell’avvenire è un cialtrone, è l’adesso che conta” (Céline). L’opera di Proust parte proprio da un presente per guardarsi dietro, per guardarsi dentro. Il ricordo del protagonista e narratore Marcel affonda nell’infanzia, rievocando l’atmosfera di una cittadina di periferia (Combray) della fine dell’ottocento. Madre, nonna, zia, passeggiate delle nuance chimeriche lungo la strada che porta dagli Swan. Ma soprattutto il primo amore. L’adolescenza parigina, l’incontro con i salotti bene e la scoperta della loro mediocrità. Fino al presente.

Un percorso esistenziale guidato da una memoria involontaria proiettata alla riscoperta del proprio se e del proprio tempo perduto. Scrittura da cui quindi affiorano le rovine del passato sulle quale lavorare per ricostruire il significato di una vita spesa sullo sfondo della letteratura. Meta adolescenziale e punto d’approdo privilegiato per la costruzione del senso, nonché fuga dall’oblio.

È un’opera che richiede al lettore uno sforzo, non solo per la sua estensione, le pagine scorrono rapide trasportate dal gusto delle sfumature, costa soprattutto una predisposizione all’assunzione di un punto di vista altro e distintivo. Quello di uno scrittore. Un romanzo riservato a chi ha voglia di conoscere alienazione e lucidità, i due poli promotori dell’iniziativa letteraria, di quella condanna a una condizione che non si sceglie. È la natura la vera protagonista di “Alla Ricerca del Tempo Perduto”. L’essere scrittore naturaliter che sulle note delicate della poesia assurge al sublime, ma a cui fa da compendio una vita di prosa, giocata solfeggiando la tragedia.  Alla Ricerca del Tempo Perduto, un libro per tutti e per nessuno.

Autore: Iacopo Bernardini

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