Intervista ad Alessandra Maltoni autrice de "La punta dei libri - Un paese sul mare" - RecensioniLibri.org Intervista ad Alessandra Maltoni autrice de "La punta dei libri - Un paese sul mare" - RecensioniLibri.org

Intervista ad Alessandra Maltoni autrice de “La punta dei libri – Un paese sul mare”

Lei ha un legame profondo con la sua terra e lascia che questo traspiri nei suoi libri che, infatti, fanno respirare ed evocano profumi e tonalità di cui a stento ricordiamo l’essenza. Quanto è importante per lei, oltre che naturale fonte di ispirazione?

Per me, il territorio dove si è nati e cresciuti è  una parte rilevante del nostro microcosmo umano,delle nostre abitudini ed è un prestigioso bagaglio culturale; il litorale ravennate per quanto può apparire semplice e vacanziero, ha una storia interessante e speciale, è una delle mie muse più stimolanti e preferite.

Quando ha deciso che era il momento di raccontare i suoi luoghi?

Quando un libraio e un editore mi fecero notare che avrei potuto scrivere un libro su Marina di Ravenna rivolto ai giovanissimi.

E’ molto delicata la figura della zia, paziente narratrice. E’ un personaggio di pura fantasia o esiste una zia alla quale ha pensato?

Zia Rosa esiste, è autobiografico, anche se Rosa è migliore di me, è la zia ideale che sorride, protegge e ama l’infanzia, in quanto rispetta la vita.
Lei è perfetta…io ci provo…

Scrivere. Cosa vuol dire per lei?

Evadere dai problemi della quotidianità e dagli affetti che mi hanno deluso. La penna è il mio rifugio.

La sua verve evocativa non sembra esaurirsi. Ha nel cassetto degli altri racconti?

Sì, la continuazione della Punta dei libri, ambientato in un altro Lido ravennate. Poi sto lavorando ad una raccolta di racconti, saranno trenta, alcuni di stile boccacesco, c’è un filo conduttore e alla fine diventeranno tre grandi memorie di quello che ho osservato, è l’opera più difficile alla quale abbia pensato, è per adulti.

Autore: Monica Pintozzi

Come controller, ho appreso che i numeri contano solo se li sai analizzare, come lettrice che le parole contano solo se le sai utilizzare. Maniaca del dettaglio, pretendo che il libro rispetti lettore e sintassi; ignoro volentieri testi pieni di parole e concessioni dal sapor di refuso. Il libro è regalo per me non per l’autore.

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